I
famosi dipinti
della
necropoli di Beni Hasan che
si
trovano sulla tomba del visir Khnumhotep II ritraggono
in una particolare scena
un
gruppo di “Asiatici” che nel
sesto anno (1892 a.C.) del re Senusret II (1897-1878 a.C.) della XII
Dinastia, si recò
a far visita al faraone per
portare doni.
Il
gruppo degli asiatici
è
guidato dallo Scriba Reale dei Documenti, Neferhotep, che tiene in
mano un papiro grazie
al quale si scopre che questi
“Asiatici” sono chiamati Aamu
(ꜥꜣmw)
di Shu
(Ŝw).
Esiste una vasta letteratura accademica che riguarda queste pitture e
i testi associati: gli Aamu
[‘3m(w)]
in questa scena sono stati identificati come un gruppo di Amorriti
occidentali e considerati gli antenati degli “Hyksos” che
visitarono il farone Senusret II circa duecentocinquanta anni prima
che gli Hyksos/Atlantidei del re Atlante conquistassero il Basso
Egitto.
Il gruppo degli Aamu è guidato da un uomo chiamato “Abisha l'Hyksos”
Il titolo di Abisha è dunque “Heqa Khaset” (Hyksos) che significa “re di terra straniera”, scritto nella forma breve con il simbolo del “pastorale” per la regalità e il simbolo delle “colline” per le terre straniere. Si tratta della prima occorrenza conosciuta del nome Hyksos.
Abisha l' Hyksos
Nel libro Gli Atletenu di Avaris la scena degli Aamu i dipinti di Beni Hassan sono analizzati in ogni dettaglio: i vestiti e gli oggetti ornamentali indossati, le mercanzie offerte in dono al faraone, il testo del papiro impugnato da Neferhotep. Grazie a questa meticolosa analisi è stato possibile identificare la provenienza esatta di questo gruppo e quindi provare come il loro capo Abisha fosse un antenato del re di Atlantide che guidò gli Hykos/Atlantidei nella conquista del Basso Egitto duecentocinquanta anni dopo . Un affascinante indagine che stupisce il lettore e fa luce sulle origini degli Hyksos. Leggi Gli Atletenu di Avaris e conosci Abisha l’ Hyksos!
Abisha l' Hyksos