Formatosi negli studi umanistici, l'autore ha conseguito un rigoroso Diploma di Maturità Classica italiano nel 1993, con studi approfonditi di Latino e Greco Antico. Sebbene un successivo cambiamento lo abbia portato al conseguimento di un master in finanza magna cum laude, la profonda passione per la storia, l'archeologia e le lingue antiche è rimasta una costante, coltivata attraverso un rigoroso studio autonomo.Le attività archeologiche dell'autore sono iniziate nel 2010 a Lampedusa, un'isola che si è rivelata un terreno fertile per indagini sul campo. Le scoperte avvenute nel corso degli anni — inclusi idoli Eneolitici, un villaggio dell'Età del Bronzo e capanne Neolitiche — hanno portato a collaborazioni con eminenti specialisti della preistoria del Mediterraneo Centrale, come i Professori Tusa, Bonanno e Galili. Questa ricerca e il lavoro sul campo a Lampedusa sono culminati in diverse pubblicazioni: nel 2014 è stato pubblicato il volume La preistoria di Lampedusa, seguito nel 2016 dall'articolo La Preistoria di Lampedusa: nuove ipotesi e interrogativi, apparso nella rivista Sicilia Archeologica. Questo corpo di lavoro sulla preistoria dell'isola si è infine concluso nel 2022 con la pubblicazione di Lampedusa preistorica. Lo studio approfondito della preistoria del Mediterraneo Centrale ha naturalmente portato l'autore a confrontarsi con il mito di Atlantide: una prima ipotesi iniziale che collocava l'isola di Platone da qualche parte nel Mediterraneo centrale — tra Lampedusa, Malta, la Tunisia o la Sardegna — è stata accantonata dall' autore a causa della mancanza di prove archeologiche conclusive. Una svolta metodologica è avvenuta nel 2018 con l'applicazione di un innovativo metodo di decifrazione. Basato sulla ricostruzione di un doppio strato di traduzione applicato a toponimi, etnonimi e nomi propri presenti nel Crizia di Platone, questo approccio ha comportato la traduzione mirata degli strati di "egittizzazione" e successiva "ellenizzazione" di questi termini. Ciò ha portato all'ipotesi che Platone stesse, di fatto, descrivendo l'epopea degli Hyksos e della loro invasione dell'Egitto intorno al 1650 a.C., identificando Atlantide con la città di Avaris nel Delta del Nilo. Ricerche successive hanno confermato la coerenza tra questa tesi e i dati archeologici e le fonti storiche. Nel 2021, questa tesi è stata presentata nel volume inglese Atletenu, con l'obiettivo di stimolare un rinnovato dibattito scientifico. La versione italiana del libro, Gli Atletenu di Avaris, è stata pubblicata nel 2025, integrata con nuove aggiunte e miglioramenti. Nello stesso anno è stata pubblicata anche la seconda edizione inglese, The Atletenu of Avaris, rafforzando ulteriormente le intuizioni originali con contenuti aggiornati e nuove scoperte a supporto dell'identificazione di Atlantide con la città di Avaris.
Diego Ratti (al centro) con i professori Bonanno (sinistra) e Tusa (destra) durante una ricognizione sull' isola di Lampedusa nel 2016Idoletto preistorico scoperto dall' autore sull; isola di Lampedusa